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MTBM  []

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Mean Time Between Maintenance

Norma UNI di riferimento: UNI 10147. 4. 8

Formula = ([Disponibilità]-[Fermo Produttivo])/[N° Fermi Produttivi]

Definizione

Tempo medio tra due interventi di manutenzione; media statistica dei tempi di disponibilità nelle condizioni stabilite tra due successivi interventi di manutenzione (preventiva od a guasto).

Osservazioni

MTBM prende in considerazione, oltre all’improduttività da guasto, anche quella indotta dalla manutenzione programmata.

Es. intervento programmato in seguito ad un allarme proveniente dalla Predittiva, controlli, tarature e verifiche di legge, sostituzioni di componenti soggetti ad usura periodica.

Il valore di MTBM misura le conseguenze di tutto il fabbisogno di “fermo per manutenzione” dell’entità, programmato o non programmato (guasti).

MTBM può essere calcolato per una singola macchina (es. una pompa), per una funzione di processo (es. una stazione di pompaggio con macchine ridondanti), per una linea di produzione (es. sequenza di stazioni di lavorazione su una linea automatizzata), per un intero impianto.

Il grado di dettaglio è strettamente funzione dell’utilizzo dell ‘indice.

Procedura generale di calcolo raccomandata.

1. Stabilire l’unità di misura Se non sussistono controindicazioni di rilievo, si raccomanda l’ora ( h ), con le eventuali frazioni espresse in forma centesimale ( Es. invece di 2h, 45’ usare 2,75 h ).

2. Fissare il Tempo di Disponibilità E' l'intervallo di tempo durante il quale l'entità è in con dizione di eseguire la funzione richiesta. Si tratterà dunque di un “tempo di calendario” depurato da tutti i tempi che la Tecnologia esige per lanciare una campagna produttiva (lavaggi, set-up, etc) nonché da eventuali cause esterne (agitazioni, eventi naturali etc). Attenzione:l eventuale Fermata Generale, detta anche TAM (Turn Around Maintenance), convenzionalmente viene sottratta al tempo di calendario. Pertanto il Tempo di Disponibilità è già al netto della durata della Fermata Generale. Il Tempo di Disponibilità può essere “intaccato” solo da attività di manutenzione programmata e non programmata effettuate durante la tipica fase produttiva. Le attività che non influenzano il funzionamento dell’entità non vanno considerate (es. analisi di vibrazioni, guasti o revisioni programmate “coperti” da ridondanze).

3. Determinare il tempo Operativo al netto della manutenzione To(m) Si ottiene sottraendo all intervallo di tempo definito in (2) TUTTI i tempi in cui, per qualsivoglia motivo, l’oggetto di manutenzione in esame, in seguito a manutenzione (programmata

o non programmata ), non era disponibile in assoluto o non lo era secondo lo standard prefissato.

4. Dividere il Tempo Operativo To(m) per il numero degli interventi di manutenzione occorsi nel suo ambito Si ottiene così il “Tempo medio tra due interventi di manutenzione” secondo la definizione.

Osservazioni

Come tutti i manutentori ben sanno…i piani ed i tempi di fermo impianto per manutenzione programmata non vengono sempre rispettati, fatte salve le attività imposte dalle vigenti leggi.
In caso di Fermata Generale, viene spesso istituito un sistema incentivante che premia ogni recupero di tempo (ovviamente nel pieno rispetto del piano di lavoro).
L’allungamento dei tempi tra Fermate Generali e la riduzione della relativa durata, sono obiettivi tradizionali dell’Ingegneria di Manutenzione, specie nelle industrie di Processo.

La diagnosi precoce (Manutenzione Predittiva) può dar luogo a fermate programmate non previste, ma indispensabili ad evitare guasti.

Il calcolo dello MTBM “costringe” l’ingegneria di Manutenzione ad un’analisi critica dell’indisponibilità programmata e delle possibilità di riduzione della medesima.

Pertanto, a consuntivo:

I tempi previsti per la manutenzione programmata possono non essere rispettati sia in eccesso che in difetto. Il

Tempo Operativo è quindi calcolabile solo alla fine del Tempo di Disponibilità ipotizzato ad inizio campagna.

MTBM così calcolato è descrittivo del fabbisogno complessivo di manutenzione da parte di un’entità e misura le

ripercussioni del medesimo sulla sua disponibilità. l’Ingegneria di Manutenzione, avendo valutato MTBF ed

MTBM potrà focalizzarsi sugli interventi pianificati , effettuando la seguente distinzione:

A) Interventi che hanno conseguenze sull’Affidabilità
Sono gli interventi di manutenzione programmata che possono essere effettuati con gli impianti in marcia. Es. Gruppo di 2 compressori, di cui uno di scorta. L’arresto di uno dei due per revisione programmata non condiziona il servizio atteso. Esso diviene però meno affidabile: l’eventuale avaria del secondo compressore durante la revisione del primo, comporterebbe l’arresto della funzione del gruppo di compressione.

La conoscenza di MTBF d di MTBM delle macchine servirà stabilire la durata massima ammissibile dell’intervento programmato, prima che il rischio di interruzione del servizio diventi inaccettabile. Si potrà inoltre valutare la convenienza economica di eventuali azioni cautelative: es. noleggiare un terzo compressore carrellato di emergenza se il rischio di blocco del secondo compressore durante la revisione del primo risultasse troppo alto.

B) Interventi che hanno conseguenza sulla Disponibilità Sono gli interventi di manutenzione programmata che possono essere effettuati solo ad impianti fermi. A loro volta si dividono in non-differibili e differibili. Tipicamente non-differibili quelli di legge

(es. Sostituzione valvole di sicurezza, procedura di “convalida” nel Farmaceutico etc ). Tipicamente differibili molti lavori di Manutenzione programmata ciclica (a tempo determinato). Sconsigliabile differire significativamente interventi identificati come necessari in sede di ispezioni strumentali periodiche (manutenzione Predittiva). In ogni caso una buona gestione degli indici

contribuisce a ridurre al minimo le indisponibilità programmate, saturando le possibilità di Manutenzione Opportunistica. Ad esempio, programmando lavori durante fermate tecnologiche (Cambi Campagna, pulizie tecniche ). Il tutto sia all’interno della fermata prevista, sia anche chiedendone eventualmente un incremento. E' dimostrabile  che può essere conveniente prolungare di un giorno un Cambio-Campagna ed abbreviare di un giorno la Fermata Generale.

*** BIBLIOGRAFIA :il testo è ripreso da articoli apparsi sulla Rivista Manutenzione