Supporto Logistico della manutenzione
Entità di consumo, bene di consumo
Stato d’incapacità, fuori servizio
Stato d’incapacità per cause esterne
STRATEGIE E TIPOLOGIE DI MANUTENZIONE
Manutenzione secondo condizione
Manutenzione correttiva, manutenzione a guasto
Manutenzione autonoma, automanutenzione
Tempo di manutenzione preventiva
Tempo di manutenzione correttiva
Tempo di funzionamento tra guasti
Periodo di guasto per invecchiamento
Periodo a tasso di guasto costante
Tempo di incapacità per cause esterne
LOGISTICA E STRUMENTI DELLA MANUTENZIONE
Documentazione di manutenzione
INDICATORI TECNICI ED ECONOMICI
Efficienza della Logistica di manutenzione
Tempo di funzionamento medio fra guasti
Combinazione di tutte le azioni tecniche, amministrative e gestionali. durante il ciclo di vita di un’entità, volte a mantenerla o riportarla in uno stato in cui possa eseguire la funzione richiesta.
Tutte le attività di gestione che fissano gli obiettivi, le strategie e le responsabilità della manutenzione e che le attuano utilizzando strumenti di management quali la pianificazione, il controllo e la supervisione della manutenzione e il miglioramento di metodi organizzativi. compresi gli aspetti economici.
Obiettivi fissati e accettati per le attività di manutenzione.
Metodo gestionale utilizzato allo scopo di raggiungere gli obiettivi della manutenzione.
Serie strutturata di impegni che comprendono le attività, le procedure, le risorse e il tempo necessario per eseguire la manutenzione.
Funzione o combinazione di funzioni di un’entità considerate necessarie per fornire un dato servizio.
Insieme delle proprietà che descrivono la disponibilità ed i fattori che la condizionano: affidabilità, manutenibilità e supporto logistico della manutenzione.
Capacità di un’organizzazione di manutenzione dì disporre del corretto supporto logistico di manutenzione nei posto idoneo dove si eseguono le attività di manutenzione richieste in un preciso momento o durante un dato intervallo di tempo.
Ogni parte, componente, dispositivo, sottosistema, unità funzionale, apparecchiatura o sistema che possa essere considerato individualmente.
Nota Un numero di entità, per esempio una popolazione di elementi o un esemplare, possono essere considerati essi stessi come un entità.
Un’entità formalmente registrata contabilmente.
Entità che, dopo un guasto e in determinate condizioni, può essere ripristinata in uno stato in cui sia in grado di eseguire la funzione richiesta.
Nota Le condizioni date possono essere di natura economica, ecologica, tea~iea e/o altre.
Entità riparabile, di fatto riparata dopo un guasto.
Entità o materiale non specifico dell’entità in questione e destinato ad essere utilizzato una sola volta.
Entità destinata a sostituire una corrispondente alfine di ripristinare la funzione originaria richiesta dell’entità.
Nota 1 L’entità originaria può essere successivamente riparata.
Nota 2 Un’entità che sia dedicata e/o scambiabile con un’entità specifica è spesso definita come parte di ricambio, specifica.
Livello di suddivisione di un’entità dal punto di vista di un’azione di manutenzione.
Nota 1 : Esempi di livelli di intervento potrebbero essere un sistema, un sottosistema, un componente.
Nota 2 Il livello d’intervento dipende dalla complessità della costruzione di un’entità, dall’accessibilità a sottosistemi, dal livello di professionalità del personale di manutenzione, dalle attrezzature di prova, dalle considerazioni sulla sicurezza, ecc.
Attitudine di un’entità di essere in grado di svolgere una funzione richiesta, in determinate condizioni, in un particolare istante o durante un dato intervallo di tempo, partendo dal presupposto che siano fornite le risorse esterne necessarie.
Nota 1 : Questa attitudine dipende dagli aspetti combinati dl affidabilità, manutenibilità e supportabilità logistica della manutenzione.
Nota 2 Le risorse esterne necessarie, diverse da quella di manutenzione, non incidono sulla disponiblità del particolare.
Attitudine di un’entità a svolgere una funzione richiesta in date condizioni,durante un intervallo di tempo stabilito.
Nota 1 Il termine affidabilità è inoltre utilizzato come misura delle prestazioni di affidabilità può essere anche definito come una probabilità.
Attitudine di un’entità, in certe condizioni d’uso, di essere mantenuta o ripristinata in uno stato in cui essa possa eseguire la funzione richiesta, quando la manutenzione è effettuata in date condizioni e vengono adottate le procedure e le risorse prescritte.
Nota Il termine manutenibilità è inoltre utilizzato per indicare la misura del risultato della manutenibilità.
Corrispondenza da parte di un prodotto, un processo o un servizio alle specifiche.
Attitudine di un’entità ad eseguire una funzione richiesta in determinate condizioni d’uso e di manutenzione, fino a quando non si è raggiunto uno stato limite.
Nota Uno stato limite di un’entità può essere caratterizzato dai termine della stia vita utile, dall’inadeguatezza per motivi economici o tecnici o da altri fattori pertinenti.
Presenza in un’entità di più di un meno in un dato istante per l’esecuzione di una funzione richiesta.
Ridondanza in cui tutti mezzi per l’esecuzione di una funzione richiesta sono destinati a funzionare simultaneamente.
Ridondanza in cui una parte dei meni per l’esecuzione di una funzione richiesta è destinata ad entrare in funzione, mentre la/e parte/i rimanente/i rimane/rimangono inattivale sino al momento nel quale diventa necessario il suo/loro intervento.
In certe condizioni, intervallo di tempo che inizia in un dato istante e che termina quando il tasso di guasto è inaccettabile, oppure quando si ritiene che l’entità non sia riparabile a seguito di un’avaria odi altri fattori pertinenti.
Numero di guasti di un’entità in un dato intervallo di tempo diviso per l’intervallo stesso.
Cessione dell’attitudine di un’entità ad eseguire la funzione richiesta.
Nota 1 Dopo un guasto, l’entità è in avaria, totale o parziale.
Nota 2 Il ‘guasto” è un evento, mentre l”avaria” si riferisce a uno stato.
circostanza che porta a un guasto.
Nota Le cause possono essere il risultato di una o più delle condizioni seguenti: Guasto attribuibile alla progettazione, alla fabbricazione, all’installazione, all’uso improprio,ad una errata manovra, alla manutenzione.
Guasto la cui probabilità di presentarsi aumenta con il tempo di utilizzo dell’entità o con il numero di operazioni effettuate con le sollecitazioni subite.
Nota L’usura è un fenomeno fisico che determina una perdita o una deformazione del materiale.
Guasto la cui probabilità di accadere aumenta con il passare del tempo. Questo tempo è indipendente dal tempo di funzionamento dell’entità.
Nota L’invecchiamento è un fenomeno fisico che comporta la modifica delle caratteristiche fisiche e/o chimiche del materiale.
Processo irreversibile di una o più caratteristiche dell’entità dovuto al passare del tempo, al tempo di utilizzo o a una causa esterna.
Nota 1 Il degrado può portare a un guasto.
Nota 2 Il degrado è spesso definito come usura.
Guasti verificatisi su diverse entità, dovuti alla stessa causa diretta e dove tali guasti non sono conseguenza l’uno dell’altro.
Guasto di un’entità che non è stato causato, direttamente o indirettamente, da un guasto o un’avaria di un’altra entità.
Guasto di un’entità causato direttamente o indirettamente da un guasto o da un’avaria di un’altra entità.
Guasto che non potrebbe essere prevenuto da un’ispezione preventiva o da un monitoraggio.
Processi fisici, chimici o di altra natura che conducono o che hanno meccanismo di guasto condotto a un guasto.
Stato di un’entità caratterizzato dalla sua inabilità ad eseguire una funzione richiesta, esclusa l’inabilità intervenuta durante la manutenzione preventiva altre azioni pianificate, oppure dovuta alla mancanza di risorse esterne.
condizione in cui esiste un avaria in una sottoentità di un’entità che non mascheramento di avaria può essere rilevata in ragione di un’avaria presente nel bene stesso, oppure a causa di un’altra avaria presente nella stessa sottoentità o in un’altra sottoentità.
Avaria che esiste ma che non è stata ancora riconosciuta.
Avaria caratterizzata dal fatto che un’entità può eseguire solo alcune, ma non tulle, le funzioni richieste.
Nota In alcuni casi, è possibile utilizzare l’entità con prestazioni ridotte.
Modalità con la quale si instaura l’incapacità di un’entità ad eseguire una funzione richiesta.
Nota 1: l’uso del termine modo di guasto in questo senso è sconsigliato.
Stato attuale
Caratteristiche di un’entità in un dato istante.
Stato di un’entità caratterizzato dal fatto che essa possa eseguire una funzione richiesta, partendo dal presupposto che la fornitura di risorse esterne, eventualmente necessaria, sia assicurata.
Stato di un’entità in cui l’entità continua ad eseguire una funzione entro limiti accettabili, ma minori dei valori specificati, oppure continua ad effettuare solo una parte delle funzioni richieste.
Stato di un’entità caratterizzato da un’avaria o da una possibile incapacità ad eseguire una funzione richiesta durante la manutenzione preventiva.
Nota 1 Questo stato è associato alla disponibilità.
Nota 2 Uno stato d’indisponibilità è indicato a volte come uno stato d’incapacità per cause interne.
Stato di un’entità caratterizzato dalla sua incapacità ad eseguire una funzione richiesta, qualunque ne sia la ragione.
Stato di incapacità di un’entità che, pur disponibile, manca di risorse esterne o che è resa indisponibile a causa di attività programmate diverse da quelle della manutenzione.
Stato in cui un’entità esegue una funzione richiesta.
Stato di un’entità disponibile e in stato di non funzionamento durante un periodo non richiesto.
Nota Lo stato di riposo non dovrebbe essere confuso con il funzionamento al minimo, che esprime la condizione di un’entità in rotazione o in movimento senza carico né produzione utile.
Stato di un’entità disponibile e non funzionante durante il periodo richiesto.
Stato di un’entità che è giudicato come fonte probabile di lesioni alle persone, di rilevanti danni materiali o di altre conseguenze inaccettabili. .
Stato di incapacità programmato in anticipo per la manutenzione o per altri scopi.
Nota 1 arresto può inoltre essere chiamato ‘incapacità programmata.
Manutenzione preventiva eseguita in base a un programma temporale o a un numero stabilito di grandezze.
Nota Le ‘grandezze’ possono essere ad esempio il numero di ore di produzione, un numero di avvii o di fermate, i chilometri percorsi, ecc.
Manutenzione preventiva effettuata in base a intervalli di tempo o cicli di utilizzo prefissati, ma senza una precedente indagine sulle condizioni dell’entità.
Manutenzione preventiva basata sul monitoraggio delle prestazioni di un entità e/o dei parametri significativi per il suo funzionamento e sul controllo dei provvedimenti conseguentemente presi.
Nota 1 il monitoraggio delle prestazioni e dei parametri può essere calendarizzato, eseguito su richiesta o effettuato in continuo.
Manutenzione su condizione eseguita in seguito a una previsione derivata dall’analisi e dalla successiva valutazione dei parametri significativi afferenti il degrado dell’entità.
Manutenzione eseguita a seguito della rilevazione di un’avaria e volta a riportare l’entità nello stato in cui essa possa eseguire una funzione richiesta.
Manutenzione di un’entità eseguita senza che il personale abbia accesso fisico all’entità.
Manutenzione correttiva che non è eseguita immediatamente dopo la rilevazione di un’avaria, ma che è differita in conformità a determinate regole di manutenzione.
Manutenzione che è eseguita senza indugio dopo la rilevazione di un guasto in modo da evitare conseguenze inaccettabili.
Manutenzione eseguita nel luogo in cui è utilizzata l’entità.
Manutenzione eseguita da un utente o dal personale di esercizio.
Verifica della conformità mediante misurazione, osservazione, prova o rilevazione dimensionale delle caratteristiche relative ad un’entità.
Nota Generalmente, l’ispezione può essere condotta prima, durante o dopo altre attività di manutenzione.
Attività, eseguita manualmente o automaticamente, destinata a osservare lo stato attuale di un’entità.
Nota 1 Il monitoraggio si distingue dall’ispezione in quanto è utilizzato per valutare qualunque cambiamento dei parametri dell’entità nel tempo.
Nota 2 lI monitoraggio può essere eseguito in modo continuo, a determinati intervalli di tempo oppure dopo un certo numero di operazioni.
Nota 3 Il monitoraggio è solitamente effettuato durante lo stato di funzionamento.
Prova utilizzata per verificare se una caratteristica o una proprietà di un’entità soddisfa o meno determinate specifiche.
Attività effettuata dopo un intervento di manutenzione per verificare che l’entità sia in grado di eseguire la funzione richiesta.
Nota La verifica di funzionamento è generalmente effettuata dopo che l’entità si è trovata in uno stato di indisponibilità.
Attività regolari o ripetute di manutenzione elementare che generalmente non richiedono qualifiche, autorizzazione/i o attrezzi speciali
Nota La manutenzione di routine può comprendere, per esempio, la pulizia, il serraggio di connessioni, il controllo del livello dei liquidi, la lubrificazione, ecc.
Una serie completa di esami e azioni eseguite al fine di mantenere il livello richiesto di disponibilità e di sicurezza di un’entità.
Nota 1 La revisione può essere effettuata a prescritti intervalli di tempo o dopo un determinato numero di operazioni.
Nota 2 La revisione può richiedere un parziale o completo smontaggio di un’entità
Azione successiva allo smontaggio di un’entità con la riparazione o la sostituzione di quelle sottoentità che sono prossime al termine della loro vita utile e/o che dovrebbero essere regolarmente sostituite.
Nota i La ricostruzione si differenzia dalla revisione per il fatto che le azioni possono comprendere modifiche a/o migliorie.
Nota 2 obiettivo della ricostruzione consiste generalmente nell’assicurare a un’entità una vita utile che possa essere più lunga di quella dell’entità originaria.
Azione fisica eseguita per ripristinare la funzione richiesta di un’entità in avaria.
Azioni fisiche condotte per consentire che un’entità in avaria esegua la funzione richiesta per un intervallo di tempo limitato e finché non sia eseguita una riparazione.
Azioni eseguite per identificare l’appropriato livello di intervento, sull’entità in avaria, nella quale si colloca il fatto che la ha sviluppata.
Combinazione di tutte le azioni tecniche, amministrative e gestionali previste per migliorare la fidatezza di un’entità, senza cambiare la sua funzione richiesta.
Combinazione di tulle le azioni tecniche, amministrative e gestionali previste per cambiare la funzione di un’entità.
Nota 1 Per modifica non si intende la sostituzione di un’entità con un’altra ad essa equivalente.
Nota 2 La modifica di un’entità, non è un’attività istituzionale della manutenzione, bensì ha a che fare con il cambiamento della funzione richiesta ad una nuova funzione, I cambiamenti possono incidere sulla fidatezza o sulle prestazioni dell’entità, oppure su entrambi.
Nota 3 La modifica può essere assegnata all’organizzazione della manutenzione.
Intervallo di tempo durante il quale un’entità si trova in uno stato di disponibilità.
Intervallo di tempo durante il quale un’entità si trova in uno stato di indisponibilità.
Intervallo di tempo durante il quale un’entità esegue la funzione richiesta.
Intervallo di tempo durante il quale l’utente richiede che l’entità sia nella condizione di eseguire una funzione richiesta.
Intervallo di tempo durante il quale un’entità si trova in uno stato di attesa.
Intervallo di tempo durante il quale un’entità si trova in uno stato di inoperosità.
Intervallo di tempo durante il quale un’attività di manutenzione è eseguita,sia manualmente, sia automaticamente, su un’entità, compresi i ritardi dovuti a cause tecniche e\o logistiche.
Nota La manutenzione può essere effettuata mentre l’entità sta eseguendo una funzione richiesta.
Quella parte del tempo di manutenzione durante la quale è effettuata la manutenzione preventiva su un’entità, compresi i ritardi tecnici e\o logistici propri della manutenzione preventiva.
Quella parte del tempo di manutenzione durante la quale è effettuata la manutenzione correttiva su un’entità, compresi i ritardi tecnici e/o logistici propri della manutenzione correttiva.
Quella parte del tempo di manutenzione durante la quale è effettuata la manutenzione attiva su un’entità, sia manualmente sia automaticamente,con esclusione dei ritardi logistici.
Nota Un’azione di manutenzione attiva può essere effettuata mentre l’entità sta eseguendo una funzione richiesta.
Quella parte del tempo attivo di manutenzione correttiva attiva durante la quale è effettuata una riparazione su un’entità.
Tempo accumulato durante il quale la manutenzione non può essere eseguita a causa della necessità di acquisire le necessarie risorse,escludendo qualsiasi ritardo amministrativo.
Nota I ritardi logistici possono essere dovuti, per esempio, allo spostamento verso installazioni non presidiate, all’attesa di parti di ricambio, di specialisti, di attrezzature di prova e di informazioni, o a condizioni ambientali non appropriate.
Durata cumulativa dei tempi di funzionamento di un’entità, a partire dal momento del suo primo stato di disponibilità fino al verificarsi del guasto, oppure dal momento del suo ripristino fino alla comparsa del guasto successivo.
Tempo tra due guasti consecutivi di un’entità
Tempo totale di funzionamento accumulato tra due guasti consecutivi di un’entità.
Periodo finale della vita di un’entità durante il quale la frequenza dei guasti, a cui è soggetta, è considerevolmente maggiore di quella del periodo
Periodo del ciclo di vita di un’entità durante il quale il tasso di guasto è approssimativamente costante.
Intervallo di tempo che va dall’inizio della progettazione dell’entità e terminacon lo smaltimento.
Intervallo di tempo durante il quale un’entità si trova in uno stato di incapacità per cause esterne.
Risorse, servizi e metodi di gestione necessari per l’esecuzione della manutenzione.
Nota Il supporto logistico può comprendere, per esempio, il personale, le attrezzature di prova, le officine, le parti di ricambio, la documentazione, gli strumenti, ecc.
La posizione nell’ambito di un’organizzazione, in cui vengono effettuati, su un entità, degli specifici livelli dì manutenzione.
Nota 1 Esempi di linea di manutenzione sono: la manutenzione in situ, l’officina di riparazione, il costruttore.
Nota 2 Le linee di manutenzione sono caratterizzate dalla professionalità del personale, dai
mezzi disponibili, dalla sua collocazione, ecc.
Nota 3 I livelli di manutenzione sono caratterizzati dalla complessità del compito manutentivo.
Esame logico e sistematico di un’entità per identificare e analizzare il meccanismo di guasto, la causa di guasto e le conseguenze del guasto.
Esame logico e sistematico di un’entità per identificare e analizzare la probabilità, le cause e le conseguenze di avarie potenziali.
Informazioni in forma scritta o elettronica necessarie all’esecuzione della manutenzione.
Nota Tali informazioni possono essere composte da documenti tecnici, gestionali, amministrativi e di altra natura.
Registrazione delle singole entità insieme alla rispettiva ubicazione.
Parte della documentazione di manutenzione contenente tutte le informazioni sui guasti, sulle avarie e sulla manutenzione relative a un entità. La scheda può inoltre comprendere i costi di manutenzione, la disponibilità dell’entità e tutte le altre informazioni ad essa riferite.
insieme dei costi generati durante il ciclo di vita dell’entità.
Nota Per un utente o un proprietario, il costo totale del ciclo di vita di un’entità può comprendere i costi relativi all’acquisto, alla conduzione, alla manutenzione e al suo smaltimento.
Rapporto fra l’obiettivo della manutenzione e il risultato ottenuto.
Rapporto fra le risorse pianificate o previste necessarie per l’esecuzione delle attività di manutenzione richieste e le risorse effettivamente utilizzate.
Previsione matematica del tempo di funzionamento che intercorre fra due guasti.
Previsione matematica del tempo che intercorre fra due guasti.
Previsione matematica del tempo di riparazione